DAD2

Duemilatrentotto - 21/12/2023

«Ah, ah».
«Ti faccio una spremuta?».
«No, grazie... magari mi mangio una mela però. Non ho dormito molto bene...».
«Ah, sì? Come mai?».
La ragazza squadrò il fratello che nel mentre continuava a mangiare e farsi gli affari suoi, come fosse una conversazione qualunque.
La vergogna peggiorò ma si rese conto di quanto gli volesse bene.
«Ho ancora un po’ di mal di testa, da ieri».
«Hai guardato se abbiamo qualcosa nel mobiletto in bagno?».
«Poi do un’occhiata».
Ruben sorrise e il cuore di Klava saltò un battito, ma decise di far finta di niente almeno per quella mattina.
Tornata in camera sua, Klava aspettò di sentire la porta chiudersi prima di uscire da camera sua e tornare in cucina che, ovviamente, non aveva sparecchiato.
«Bah!» commentò sbuffando e prese il piatto per metterlo nella lavastoviglie.
Non appena lo prese, però, si rese conto di chi aveva toccato quel piatto e mollò la presa.
Il piatto si frantumò a qualche centimetro dei suoi piedi ma le ci vollero un paio di secondi prima di rendersi conto della cosa.
«Ma cosa mi sta succedendo?» domandò ad alta voce, «Klava, sei una donna adulta. Datti una calmata».
Prese scopa e paletta e raccolse i cocci poi prese la mela che si era promessa dal frigo.
Tornò in camera, si mise sotto le coperte e chiuse gli occhi per riposare cercando di non addormentarsi.
«Klava!».
«Ruben! Da quando entri senza bussare?».
«Volevo farti una sorpresa».
«Ruben, perché... perché ti stai spogliando?».
«Ma come perché? Non mi vuoi? Non vuoi il tuo fratellino?».
«No che non lo voglio! Rimettiti subito i pantaloni prima che chiami il papà e... Ruben, cosa fai?».
«Alzati e fatti abbracciare».
«No, no! No! No!» gridò Klava a pieni polmoni svegliandosi di colpo, la